Cosa fare per prevenire la terza ondata di Covid
Il passaggio della nostra Regione dalla zona rossa a quella arancione è ovviamente una buona notizia. E’ il risultato del grande lavoro svolto in queste settimane dal personale medico e sanitario nella cura dei malati, dell’impegno dei nostri Amministratori comunali e regionali nel governare una fase molto complessa, della responsabilità dei cittadini che hanno seguito con pazienza le indicazioni delle istituzioni.
A tutti loro va il nostro ringraziamento.
In attesa della distribuzione del vaccino, oltre alle indicazioni espresse nei DPCM e nelle ordinanze del Presidente della Giunta Regionale, riteniamo di grande importanza promuovere alcuni provvedimenti di immediato riscontro pratico in ambito organizzativo e sanitario: eccoli in sintesi.
E’ necessario provvedere urgentemente all’aumento del personale sia in ambito ospedaliero che territoriale; fornire nuove risorse strumentali, in particolare ventilatori non invasivi, di cui disporre in numero adeguato; mantenere, incrementare e promuovere le attività di diagnosi (tamponi) e tracciamento, con l’impegno dell’Asl nel garantire rapidità dei risultati; sviluppare il ruolo ed aumentare il numero di USCA e GIROT; mantenere disponibili strutture sul territorio a bassa intensità di cura (alberghi sanitari e cure intermedie) in grado di accogliere pazienti COVID direttamente dal territorio e dal Dipartimento emergenza urgenza; procedere coi progetti di ampliamento e miglioramento strutturale del Santo Stefano, che con la sua struttura modulare ha dimostrato la capacità, grazie ai dirigenti e al personale, di adattarsi alle esigenze sanitarie.
La seconda ondata di Covid è stata dura, anche perché più distribuita su tutto il territorio nazionale rispetto alla prima. Anche se in questi giorni la pressione sulle strutture sanitarie è diminuita, i pazienti ricoverati sono numerosi e il virus ancora diffuso; se non verranno seguite le nuove disposizioni è molto concreto il rischio di una terza ondata a partire dalla seconda metà di Gennaio 2021.
L’esperienza di questi giorni deve spingere quindi tutti noi a vivere con cautela e attenzione il cambio di fascia della nostra come delle altre Regioni. Il ritorno alla normalità sarà lento e molto graduale: sta a noi fare tesoro delle lezioni di queste settimane ed essere pronti a gestire nel modo migliore i prossimi mesi.
Gabriele Bosi
Segretario provinciale Pd Prato
Dott. Filippo Risaliti
Resp. Sanità Segreteria provinciale Pd Prato
Intervento pubblicato sulla “Nazione” di Prato di Domenica 6 Dicembre.